Oltre
Sono sull’orlo del mondo
in bilico sui colori della mia anima
e cerco ciò che resta dei giorni:
eco di mille voci che gridano
rimbombo di sofferti suoni
brezza di sapori svaniti.
Il tempo volta le sue pagine
sordo alle preghiere del rimpianto
e l’immoto silenzio del nascosto
mi avvolge in un fascino inquieto,
Il mondo chiama sorridente
mostrando i suoi giocattoli
ma non ho occhi per il suo scintillio
né orecchie per il suo richiamo.
Vedere ove non c’è luce
udire ove non c’è suono
respirare ogni istante nascosto,
sfuggente ad occhi oscuri d’oro
che ruotano impazziti sui bordi d’un orologio,
ignoto al cuore prigioniero d’una maschera.
Nell’infinito non c’è posto
per appendere fantocci ed orologi:
la corda annega nella ruggine
ma il suono spazia nell’eterno silenzio,
il volto si piega in smorfie e sorrisi
ma il pensiero si libra oltre la passione,
oltre il giorno dopo il giorno;
oltre i confini della luce
c’è la terra dei miei perché
e basta il tempo d’un pensiero;
al di là del bene e del male
c’è il profumo della libertà
e basta il tempo d’un pensiero.