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Vito Lolli

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Oltre

Sono sull’orlo del mondo

in bilico sui colori della mia anima

e cerco ciò che resta dei giorni:

eco di mille voci che gridano

rimbombo di sofferti suoni

brezza di sapori svaniti.

 

Il tempo volta le sue pagine

sordo alle preghiere del rimpianto

e l’immoto silenzio del nascosto

mi avvolge in un fascino inquieto,

Il mondo chiama sorridente

mostrando i suoi giocattoli

ma non ho occhi per il suo scintillio

né orecchie per il suo richiamo.

 

Vedere ove non c’è luce

udire ove non c’è suono

respirare ogni istante nascosto,

sfuggente ad occhi oscuri d’oro

che ruotano impazziti sui bordi d’un orologio,

ignoto al cuore prigioniero d’una maschera.

 

Nell’infinito non c’è posto

per appendere fantocci ed orologi:

la corda annega nella ruggine

ma il suono spazia nell’eterno silenzio,

il volto si piega in smorfie e sorrisi

ma il pensiero si libra oltre la passione,

oltre il giorno dopo il giorno;

oltre i confini della luce

c’è la terra dei miei perché

e basta il tempo d’un pensiero;

al di là del bene e del male

c’è il profumo della libertà

e basta il tempo d’un pensiero.

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